L'università non è solo uno spazio di apprendimento accademico. Sempre più spesso, è anche un laboratorio civico, dove giovani studenti e studentesse decidono di agire concretamente nel mondo reale. All'Università di Siena, questo spirito di iniziativa si esprime attraverso forme diverse: dal volontariato sociale alla mobilitazione politica, dalla cittadinanza attiva fino all'attivismo ambientale.
Ogni settimana, gruppi studenteschi organizzano raccolte alimentari per famiglie in difficoltà, supportano rifugiati tramite corsi di lingua gratuiti e collaborano con ONG locali in progetti di solidarietà urbana. “Non basta studiare per migliorare la società, bisogna anche sporcarsi le mani,” racconta Marta, volontaria del gruppo Siena Solidale.
Ma l'impegno degli studenti non si ferma al servizio: quando serve, sanno anche farsi sentire. Nel novembre 2024, la sospensione delle elezioni studentesche ha portato centinaia di giovani a manifestare davanti al Rettorato, rivendicando il diritto alla rappresentanza democratica. Più recentemente, studenti di Scienze Ambientali hanno protestato contro l'accordo energetico tra l'ateneo e una compagnia petrolifera, chiedendo più coerenza con i valori di sostenibilità.
Questa nuova generazione di universitari non si limita a commentare i problemi: li affronta, li denuncia, li reimmagina. Lontani dagli stereotipi dello “studente apatico”, mostrano ogni giorno che studiare e agire possono (e devono) andare di pari passo.
Certo, non mancano ostacoli: burocrazia, risorse limitate, talvolta indifferenza istituzionale. Ma l'entusiasmo, la creatività e la determinazione sono armi potenti. E, forse, è proprio fuori dall'aula che si imparano le lezioni più importanti.