A Gio’,
che non avrà mai vent’anni
Che abbozzo celano
Queste parole rifratte
Nel silenzio del respiro tuo
Interrotto?
Sei tu, Silvia.
Fili ancora pensosa
Le sorti di un destino
Di cui non hai più arbitrio
Una polverosa scia emani,
come una stella.
Vegli, pallida di luce,
sugli erranti miei passi
Solo il tuo ricordo mi solca le linee
del palmo.
Impugno questo inchiostro:
Traccio la tela di quella che sei stata.
Elisa Agostinelli