21/09/2021
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    L’Estate Senese suona ViViFortezza

    Quest’estate senese si apre con una svolta frizzante e inedita: VIVIFORTEZZA!

    Tantissimi eventi musicali, culturali, aperitivi al tramonto, sport e degustazioni, il tutto nella rivalutata Fortezza Medicea!
    Per sapere come questo faro nella notte senese sempre più silenziosa (e noiosa) ha avuto origine, Piazza del Campus ha intervistato Niccolò Giallombardo, promotore del Progetto.

    Come nasce ViviFortezza?

    ViviFortezza nasce da una call del Comune di Siena  sulla rivalutazione dello spazio della Fortezza  Medicea. Noi  siamo un gruppo di ragazzi di Siena e non riuniti in un’associazione Propositivo (Pro +) attiva dal 2005. Abbiamo sempre organizzato eventi in passato nella nostra città in spazi pubblici tra i quali la fortezza nel 2012-13. Ci siamo un po’ riuniti e abbiamo pensato che questo bando fosse l’occasione giusta per proporre qualcosa in base alla nostra esperienza, organizzando eventi musicali e culturali , ma non solo. Alla fine ViviFortezza è un insieme di eventi che cercano di parlare a tutte le fasce della popolazione e a tutti i tipi di organizzazioni: sportive, musicali, imprenditoriali, istituzionali. Siamo riusciti anche a stringere partnership con la Chigiana che proporrà una rassegna di concerti e ovviamente con il Siena Jazz, la prima anima musicale della Fortezza. Il progetto dunque e ambizioso come lo spazio da gestire che è molto grande.

    Quali  sono le vostre prime impressioni?

    Davvero molto positive! Nonostante per noi sia molto difficile a livello organizzativo, la comunità sta rispondendo benissimo a ViviFortezza. Parte della complessità sta nell’ incastrare  tutti gli eventi, montare e smontare la strumentazione, gestire i concerti a pagamento e non, ma soprattutto moltissimi ci stanno chiedendo di suonare e spesso è difficile accontentare tutti.

    Ci aspettiamo di fare questo giugno bene, poi in luglio e agosto ci sarà il Cinema all’aperto.Tuttavia continueremo a proporre l’aperitivo accompagnato da qualche evento musicale anche cercando di offrire qualche alternativa ai turisti, visto che gli studenti torneranno a casa per le vacanze.

    Perché negli anni passati non c’è mai stata un’iniziativa del genere?

    Negli anni passati non c’è stato nulla del genere, perché dopo la fine della festa dell’Unità nel 2012 questo spazio non è stato mai utilizzato se non per qualche evento singolo. Noi ragazzi di Siena siamo cresciuti qui e abbiamo sempre avuto il pallino di organizzare qualcosa di strutturato in Fortezza. Ci è sempre sembrato  uno spazio inutilizzato, ma ideale per poter ospitare una stagione musicale. Rispetto ad altre città della Toscana che ospitano Festival come: Lucca Comics, Lucca Summer Festival, Pistoia Blues, Arezzo Waves, Siena d’estate ha avuto solo il Palio. Noi, pur essendo ragazzi di contrada e cresciuti qui, abbiamo girato e viaggiato e ci siamo sentiti pronti per proporre qualcosa di nuovo, una reale alternativa estiva.

    Cosa pensi del  complicato rapporto tra Siena e la musica dal vivo?

    Al di là delle polemiche che ci sono su come è stato gestito l’intrattenimento musicale nel centro storico noi non ci sentiamo in contrasto con la realtà dei locali della nostra città. Sono stato direttore artistico del Cacio&Pere per sette anni e il motivo per cui mi sono staccato era per fare qualcosa di nuovo e sarebbe stato bello portare Cacio&Pere qui, ma per ora non ci sono stati gli incastri giusti.

    ViviFortezza è un primo esperimento che è partito bene, ma come tutte le prime volte è difficile! Speriamo di avere continuità nei prossimi cinque anni.

    Questa è una zona più protetta rispetto al centro storico quindi non stiamo ricevendo reclami o lamentele. Il problema della musica alla fine è il pubblico che si stanzia fuori dai locali. Non è la musica che dà noia, ma ciò che richiama la musica, emozioni come l’eccitamento e la voglia di far serata. Un conto è se la sera  vai a giocare a scacchi, un altro se vai a sentire un concerto.

    Il problema dei locali che suonano musica dal vivo nei centri storici è un problema non solo senese, ma di tantissime realtà italiane. È importante  non creare rotture fra le organizzazioni  e gli imprenditori che lavorano in questo ambito perché l’argomento è sensibile e delicato. Andrebbe affrontato in maniera intelligente senza dividere le varie realtà che operano in questo mondo, anzi pian piano dovremmo riunirci e capire come gestire la questione poiché una citta viva e ricca gli eventi non può che rendere felici tutti.

    E  questo è l’obiettivo di ViviFortezza!

    Valeria Nitti

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