21/09/2021
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    Addio a Luciano De Crescenzo, l’ingegnere filosofo

    Luciano De Crescenzo, il professore di Così parlò Bellavista dell’omonimo romanzo e dell’omonimo film, si è spento giovedì scorso all’età di quasi 91 anni.
    Napoletano doc, originario del quartiere San Ferdinando, nella zona di Santa Lucia, nato nel 1928, nello stesso palazzo in cui nascerà Bud Spencer, frequentò la facoltà Ingegneria idraulica, presso l’Università “Federico II” di Napoli e si laureò cum laude, dopo essere stato allievo di Renato Caccioppoli.
    Nel 1976, tuttavia, intraprese la carriera di scrittore, regista e attore. L’anno seguente pubblicò la sua prima opera, dal titolo Così parlò Bellavista, che nei primi due anni superò il mezzo milione di copie vendute diventando un best seller. Negli anni diventò un autore di fama internazionale, scrivendo cinquanta libri e vendendo diciotto milioni di copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia.

    Credo di essere una di quelle scalette con soli tre gradini, che si trovano nelle biblioteche e che consentono di prendere i libri dagli scaffali che stanno più in alto ( De Crescenzo, Storia della filosofia medievale).

    Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 Nazioni. Tra le più rilevanti si ricordano Oi dialogoi, Storia della filosofia greca – I Presocratici, Storia della filosofia greca – Da Socrate in poi, Storia della filosofia medievale, Storia della filosofia moderna – da Niccolò Cusano a Galileo Galilei, Storia della filosofia moderna – da Cartesio a Kant, Il pressappoco, Il caffè sospeso, Socrate e compagnia bella, Ulisse era un fico, Tutti santi me compreso, Fosse ‘a Madonna, Garibaldi era comunista, Gesù è nato a Napoli e Ti porterà fortuna.
    All’attività di scrittore De Crescenzo affiancò quella di divulgatore e conduttore televisivo. Nel 1994, Atene gli conferì la cittadinanza onoraria per i suoi libri sulla filosofia greca.

    Lavorò anche nel mondo del cinema scrivendo la sceneggiatura del film Il pap’occhio di Renzo Arbore, nel quale fu anche attore, ed esordì alla regia portando sul grande schermo il suo libro più celebre. Fu interprete anche nei film Sabato, domenica e lunedì e Francesca e Nunziata di Lina Wertmuller.
    In televisione condusse, all’inizio degli anni novanta, Zeus – Le Gesta degli Dei e degli Eroi, un programma sulla mitologia greca e fu ospite del Maurizio Costanzo Show per tanti anni.

    Vinse 2 David di Donatello, 2 Nastri d’argento, 2 Chaplin a Vevey e 2 Festival d’Annecy.
    La cultura partenopea, italiana e internazionale perde con lui uno dei massimi intellettuali del Novecento. Artista poliedrico e versatile, Luciano De Crescenzo ha amato in maniera profonda la sua Napoli, che ha partecipato, commossa, ai funerali dell’ingegnere filosofo, celebrati presso la Basilica di Santa Chiara.
    Così lo ha ricordato Renzo Arbore: “Luciano ha rappresentato una pagina straordinaria della Napoli dell’affetto, della Napoli del sorriso”.

    Corrado Romano

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