Da pochi giorni è calato il sipario sulla ventitreesima edizione dei Giochi olimpici invernali, un’edizione da numeri da record che vale la pena ricordare.
92 Le nazioni che hanno preso parte ai Giochi. Si tratta della prima volta per Ecuador, Eritrea, Kosovo, Malesia, Nigeria e Singapore. Un bel passo in avanti dalle 12 nazioni della prima edizione nel 1924.
17 Le nazioni che si sono presentate con un solo atleta, ognuno dei quali ha contribuito al numero finale di 2919 partecipanti.
-15 I gradi centigradi percepiti in alcune giornate di gara a PyeongChang. Le condizioni meteo non sono state delle migliori in questa edizione, costringendo più volte gli organizzatori a rimandare le competizioni di sci.
15 Le discipline del programma olimpico. L’Italia è stata rappresentata in ben 14 sport (tutti tranne l’hockey), cosa che non accadeva da Torino 2006 dove però giocavamo in casa.

Alina Zagitova
2002 L’anno di nascita della neocampionessa olimpica di pattinaggio artistico: la russa Alina Zagitova. In una lotta all’ultimo decimo con la connazionale Medvedeva, la zarina si mette al collo la medaglia d’oro a soli 16 anni ancora da compiere. Nata il 18 maggio, perde il primato di più giovane medaglia d’oro olimpica solo a causa della statunitense Tara Lipinski, vincitrice a Nagano 1998 a 15 anni e 257 giorni, 6 in meno della Zagitova.
1968 L’anno di nascita dell’atleta più vecchio di Pyeongchang, il finlandese Tomi Rantamaeki. Nonostante i suoi 49 anni, quella coreana è stata la sua prima volta a 5 cerchi nella nazionale di curling.
8 Il record di partecipazioni olimpiche del giapponese Noriaki Kasai, saltatore con gli sci. Il record femminile è di Claudia Pechstein, alla settima Olimpiade nella nazionale tedesca di pattinaggio di velocità.
2 Gli sport in cui la ceca Ester Ledecká si è laureata campionessa olimpica. Presentatasi da campionessa mondiale in carica, vince il gigante parallelo di snowboard e dopo pochi giorni si impone inaspettatamente anche nel supergigante di sci alpino. La ventiduenne è così la terza atleta nella storia dei Giochi invernali che riesce a compiere l’impresa di vincere due ori in due sport diversi nella stessa edizione.
1 Il portabandiera del Tonga Pita Taufatofua che ha sfilato nella cerimonia di apertura indossando il costume tipico del suo Paese, rimanendo a petto nudo. Il 34enne aveva già gareggiato nel taekwondo alle Olimpiadi estive di Rio 2016, sfilando anche in quell’occasione nel ruolo di portabandiera e a petto nudo, certo aiutato da una temperatura atmosferica molto più alta.
3 Le componenti della squadra nigeriana di bob, la prima squadra africana a gareggiare in questa disciplina.
35 Le componenti della squadra nazionale coreana di hockey. Per l’edizione casalinga le due Coree hanno presentato una sola squadra femminile, riunendo le atlete sotto un’unica bandiera.
15 Le medaglie vinte dalla fondista norvegese Marit Bjørgen, la più medagliata dei Giochi invernali (8 ori, 4 argenti, 3 bronzi) in questa edizione torna a casa con 2 ori e 2 bronzi.
39 Le medaglie vinte dalla Norvegia, al primo posto nel medagliere con 14 ori, 14 argenti e 11 bronzi.
30 I Paesi che conquistano almeno una medaglia in questa edizione, cifra mai raggiunta prima. Il Bel Paese chiude in dodicesima posizione nel medagliere con 3 ori, 2 argenti e 5 bronzi.
121 Gli atleti chiamati a rappresentare l’Italia (48 donne e 73 uomini). La maggioranza di essi, ben 47, proviene dalla provincia di Bolzano.

Arianna Fontana sul podio di Pyeongchang
10 Le medaglie portate a casa dagli atleti italiani. Non raggiungevamo la doppia cifra dall’edizione casalinga di Torino nel 2006. A Vancouver nel 2010 terminammo con 5 medaglie (solo una d’oro) e a Sochi nel 2014 il nostro medagliere contava 8 medaglie ma nessun oro. A Pyeongchang l’Italia ha rotto il ghiaccio con il bronzo di Dominik Windisch nella 10 km sprint di biathlon. L’azzurro si mette al collo un’altra medaglia pochi giorni dopo, vincendo il bronzo nella staffetta mista con i compagni Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer. Altri bronzi arrivano grazie a Nicola Tumolero nei 10000 metri di pattinaggio di velocità e a Federica Brignone nel gigante femminile. Federico Pellegrino è d’argento nello sci di fondo rendendosi protagonista di uno sprint sulla linea d’arrivo alla fine del quale batte il russo Bolshunov per pochi centimetri. 3 le medaglie d’oro, portate a casa da tre donne. Michela Moioli, dopo una stagione da protagonista in coppa del mondo, domina la finale dello snowboard cross riscattando il brutto episodio di Sochi 2014, dove era caduta in finale rompendosi il legamento crociato. Altra protagonista è Sofia Goggia, vincitrice nella discesa femminile, con 9 centesimi di vantaggio sulla norvegese Mowinckel e 47 sulla statunitense Vonn, sua eterna rivale. Ma la vera regina di questi Giochi è stata di sicuro la nostra portabandiera Arianna Fontana che non ha deluso le aspettative: bronzo nei 1000 m, argento nella staffetta con le compagne Valcepina, Peretti e Maffei e oro nei 500 metri, fa brillare l’Italia nello short track di pattinaggio e porta ad 8 le medaglie olimpiche vinte (la prima a Torino 2006).
Tonia Imbastaro