21/09/2021
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    Il kamasutra dello studente – dimmi come lo fai e ti dirò di che dipartimento sei

    Che ne facciamo molto, poco oppure affatto, il sesso rimane una parte importante delle nostre vite- come la fame, il sonno e la sfiga agli esami. Chiunque però abbia fatto- per sua fortuna o sciagura- un po’ di turismo sessuale tra facoltà si sarà reso conto che, come i fiori che sbocciano a primavera, pure loro vittime degli ormoni, non esiste un amante uguale all’altro e la facoltà frequentata è una variabile sottovalutata ma non priva di peso. Anzi.

    Proprio perché crediamo che si tratti di un aspetto fondamentale, noi dell’Angolo dell’Odio abbiamo preso da parte i colleghi di Sex&the Siena per creare insieme questa breve guida al caso umano universitario sotto le lenzuola: per ora ci siamo limitati a quattro profili, ma se avete suggerimenti o esperienze di vita siamo tutti orecchie 😉

    LA DOTTORESSA
    Quando hai accettato di salire a casa di quella ragazza sveglia, sexy e affascinante conosciuta ad una festa alcolica, non sapevi ancora che fosse pazza. Certo il modello in plastica del teschio che ti sei ritrovato sotto la schiena nel bel mezzo dei preliminari ti ha messo un po’ a disagio, ma alla fin fine un po’ di eros&tanathos non guasta mai -o almeno così sosteneva Freud. Ma è adesso, a performance finita, che inizi a capire l’entità del guaio in cui ti sei cacciato: nemmeno il tempo di rimettersi le mutande e lei già ha iniziato a parlare di CFU, media, concorsi, ti ha fatto un esame obiettivo del torace e chiesto se per caso non vorresti far da cavia anche per quello della prostata. Cercando di mascherare il terrore le proponi di farvi un po’ di coccole sotto le coperte, ma ricevi in cambio uno sguardo gelido: la dottoressa ha affrontato esami da 32 crediti, tirocini coi vecchi catarrosi e professori deliranti che l’hanno resa sensibile quanto un trafficante d’organi. Scrolla le spalle e ti indica la porta: puoi andare a farti le coccole a casa tua, lei ha un esame tra sei mesi e nemmeno un minuto da perdere.

    IL GIURISTA
    Il personaggio in questione ha una sola certezza nella vita: nessuno è fico quanto lui. I suoi capelli sono il suo orgoglio, esattamente come le camicie azzurrine, i mocassini, e i risvoltini ai pantaloni nelle cui pieghe perfettamente parallele inizia e finisce ogni sua giornata. Basta uno sguardo e sa di averti fatto sua: se decide di lanciartene un secondo indossa sempre prima un preservativo per precauzione, non sia mai si verificasse una seconda immacolata concezione.
    Quando una ragazza cade nella sua trappola tutto si svolge secondo  un rituale ben preciso: innanzitutto è lui ad invitarti a casa sua, dove ha allestito la propria stanza così bene che sembra che un paio di scenografi abbiano appena levato le tende. Ha sempre un paio di birre in fresco, lenzuola pulite, una coppia di asciugamani tutta per te, e ti supplica di fermarti a dormire. Di più: il giorno dopo, come un vero cavaliere, ti scorta al bar sotto casa e mentre ti osserva sorseggiare il cappuccino gorgheggia che sei la donna più bella che abbia mai visto. Te ne vai sognante, irretita, praticamente innamorata, ed è soltanto il giorno dopo, all’ennesimo messaggio senza risposta, che capisci in cosa consiste il vero talento del giurista: non importa quanto e dove lo cerchi, non importa quanto piccola sia Siena, è sparito senza lasciare traccia. Houdini. 

    IL NERD
    Il nerd fa ingegneria, oppure matematica. Quel che è certo è che non ha mai vista in vita proprio una vagina che non fosse fatta di pixel e non è ancora pronto perché questo accada. Nonostante ciò, e perché sei affetta dalla sindrome della crocerossina, decidi di fargli una corte abbastanza assidua da vincere le sue resistenze: una volta sorbiti cinque film degli Avengers, infinite dissertazioni su Elon Musk, diversi racconti imbarazzanti sulle angherie che ha subito al liceo, ed esserti chiesta una ventina di volte se ne valga davvero la pena, decidi che hai espiato abbastanza. E’ giunto il momento di privare questo giovane uomo della sua verginità.
    Lui ha studiato molto. Ha guardato diversi tutorial (ovvero porno), letto dei libri (porno) e seguito dei documentari (ovvero, dei porno), si è portato dietro una scorta calcolata di energy drink e si è mantenuto leggero a pranzo; ti racconta nervosamente tutto questo mentre cerca goffamente di calcolare l’ipotenusa del tuo punto G, finché tu finalmente decidi che ci sono decisamente troppi casi umani al mondo perché li salvi tu, ti rivesti e ordini cinese su JustEat. Senza speranza.

    LA RIVOLUZIONARIA
    Fa lettere, scienze politiche o scienze della comunicazione. E’ una donna libera dagli stereotipi e dalle costrizioni di questa società patriarcale, mangia solo vegan, utilizza prodotti bio e cruelty free e non è certa che il glutine non sia tra le cause che hanno portato il pianeta al baratro in cui si trova; quando avete finito di rotolarvi felici e arrapati tra le sue lenzuola di canapa bio si rolla una canna (che non ti passa) e ti racconta di come il tramonto del marxismo abbia distrutto non solo l’occidente ma il mondo intero. Ti chiede di scattarle un paio di foto con la sua Reflex, poi ti dice di quella volta che ha vissuto per tre settimane a Londra come ragazza alla pari prima di mandare tutto a fanculo perché con cinquecento euro al mese non ci campano nemmeno gli schiavi; ti chiede se ti piace il thai, infine ti racconta di come stia scrivendo una tesi in storia del potere femminile, che trova sia un tema particolarmente originale considerata la massificazione della figura della donna nel mondo globalizzato, a cui sicuramente poche studentesse hanno pensato prima e che denota parte sua non soltanto creatività ma grande coraggio.  Siccome adora ascoltarsi parlare, non si accorge che nel frattempo si sei addormentato. Soporifera.

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