L’Interrail, insieme all’Erasmus, è una delle esperienze che la maggior parte dei ragazzi della nostra generazione ha vissuto o vorrebbe vivere.
Nonostante gli italiani, rispetto ad altri giovani europei, siano generalmente meno inclini a esperienze di viaggio “spartane”, sono stati oltre 250000 gli italiani che hanno prenotato un biglietto Interrail nel 2017.
La storia di questo biglietto ferroviario a dir poco unico inizia nel 1972, quando era riservato ai viaggiatori con meno di 21 anni, età che (per esperienza personale) è quella giusta per viaggiare in treno per quindici giorni senza mai rimpiangere di non aver prenotato una crociera. Tale limite di età si è gradualmente alzato negli anni, fino ad essere eliminato, oggi infatti tutti possono prenotare un biglietto Interrail, ma i giovani al di sotto dei 27 anni viaggiano a prezzi agevolati.
L’Interrail, che è riservato ai cittadini europei o a coloro che risiedono stabilmente in Europa, permette di viaggiare nei 30 Paesi aderenti (esclusa la propria nazione di provenienza, fatta eccezione per un viaggio di andata e uno di ritorno) e offre una serie di opzioni per soddisfare qualunque esigenza del viaggiatore, vediamo dunque, brevemente, quali sono le principali soluzioni di viaggio:
- Global Pass: è il biglietto Interrail che permette di viaggiare in tutti i Paesi aderenti. Ci sono diverse soluzioni di viaggio, si può scegliere di viaggiare per un tot di giorni consecutivi, ad esempio 15, o per un determinato numero di giorni in un arco di tempo più ampio, ad esempio 15 giorni in un mese (per giorno si intende da mezzanotte a mezzanotte, dunque fino a 24 ore di viaggio al giorno), i prezzi ovviamente variano in base all’opzione scelta; normalmente il prezzo minimo si aggira intorno ai 200 euro.
- One Country Pass: permette di viaggiare in un solo Paese tra quelli aderenti per un determinato numero di giorni, esistono diverse opzioni. Il prezzo in generale è molto più basso, per ovvie ragioni, rispetto al Global Pass, ma varia a seconda del Paese scelto. Da poco per Spagna, Italia e Grecia è possibile prenotare il Premium Pass, che permette di riservare in anticipo e gratuitamente i posti a sedere, quando è obbligatorio.
Il sistema Interrail è ormai ben collaudato, il sito è quasi sempre chiaro e ricco di informazioni, al momento della prenotazione viene fornita una mappa che riporta le tratte che è possibile percorrere e, a disposizione del viaggiatore, esiste un’applicazione che permette di consultare orari dei treni, soluzioni di viaggio e se essi siano gratuiti o meno.
Nonostante il sito sia estremamente dettagliato ed esistano innumerevoli blog sull’argomento, vi posso assicurare che non ne saprete mai abbastanza e parlarne con chi ha davvero vissuto l’esperienza InterRail può essere molto utile.
Come tutti i viaggi presenta dei pro e dei contro, che possono ovviamente essere del tutto soggettivi, quindi informarsi il più possibile può evitarvi delle spiacevoli sorprese.
La spiacevole sorpresa con la quale io e la mia compagna di viaggio ci siamo scontrate fin da subito è l’obbligo di prenotazione; infatti, come si è accennato, non tutti i treni sono gratuiti per i viaggiatori Interrail, molto spesso i treni a lunga percorrenza, ad alta velocità e notturni, richiedono obbligatoriamente la prenotazione del posto a sedere, che il più delle volte è necessario effettuare direttamente in stazione e a pagamento (ovviamente non si pagherà il prezzo pieno del biglietto, ma solo una percentuale). Questo inconveniente si può aggirare con il recentissimo Premium Pass, disponibile però solo per alcune nazioni.
Il problema più grande è che in alcuni Paesi i treni gratuiti sono davvero pochi e ci si ritrova quindi a spendere una cifra considerevole oltre a quella già spesa per il biglietto Interrail; tra questi Paesi ci sono sicuramente la Spagna (per esperienza personale), per la quale è ora possibile prenotare un Premium Pass (che però non può essere abbinato al Global Pass ma solo al One Country Pass) e la Francia (per esperienza altrui).
Pianificare il viaggio Interrail è quindi necessario, o si rischia di sprecare il proprio biglietto (soprattutto quando si ha la possibilità di viaggiare solo per un numero limitato di giorni) e non sempre è facile. Tuttavia, la bellezza di un’esperienza simile sta anche nel potersi permettere di non pianificare troppo: il viaggio in treno assicura una libertà che altri mezzi, soprattutto l’aereo, non concedono.
In più, con il treno è possibile raggiungere anche gli angoli più reconditi d’Europa e allontanarsi dai sentieri più turistici anche solo per un giorno, passare dalla movida di una grande città alla calma sonnecchiante di un paesino di provincia a proprio piacimento.
L’InterRail, infatti, permette di cambiare destinazione all’ultimo minuto per il freddo, per la pioggia, per un capriccio o semplicemente per seguire dei nuovi compagni di viaggio appena conosciuti.
Di conseguenza, per quanto riguarda le sistemazioni per la notte, è consigliabile non prenotare nulla con troppo anticipo; le soluzioni infatti sono infinite: ostelli, se si vuole stare in compagnia e conoscere persone che, magari, stanno vivendo la stessa esperienza, o stanze in appartamenti condivisi, una soluzione da adottare quando gli ostelli sono pieni, come può succedere in una piccola città, e che permette di vivere qualche giorno con la gente del posto, di entrare davvero in contatto con il Paese che si sta visitando.
L’interrail non è sicuramente un viaggio rilassante, per quanto siate avventurosi e allenati camminare per ore con uno zaino da 10 chili in spalla sotto al sole cocente o alla pioggia, svegliarvi alle 5 del mattino dopo sole 3 ore di sonno, vi faranno rimpiangere, anche solo per un momento, di non aver prenotato una settimana in una SPA (soprattutto se avete almeno 25 anni).
Ma il fascino di questa esperienza risiede anche in questo, nel poter dire a un certo punto: sono esausto, fermiamoci in questa città per un altro giorno!
Dal momento che questo tipo di viaggio può essere davvero stressante e la stanchezza può portare all’esasperazione, vi consiglio di condividerlo (sempre che non vogliate partire da soli, come fanno molti) con una persona che conoscete davvero bene, con la quale magari avete viaggiato in precedenza e che sapete essere vicina alle vostre esigenze e ai vostri interessi.
Qualcuno potrà chiedersi a questo punto: ma perché partire in Interrail?
Perché grazie all’Interrail in soli 15 giorni potrete visitare dieci città di due diverse nazioni, conoscerete persone di 11 diverse nazionalità e parlerete (più o meno bene) cinque lingue, camminerete una media di 15km al giorno e vi stenderete su qualsiasi prato, panchina o piazza in cui avrete la possibilità di farlo, farete e disfarete il vostro bagaglio quasi ogni giorno e berrete una quantità di birra incalcolabile, viaggerete sulla bellezza di 17 treni e rimarrete bloccati, il primo maggio, in una cittadina sperduta della Comunidad Autónoma de Castiglia-La Mancia per ben 6 ore, ma riderete, riderete tantissimo.
Perché credo che ne valga comunque la pena? Per la stessa ragione del viaggio: viaggiare.
Giulia Baccaro