Duo innovativo ed ambizioso, quello formato da Tobia Ciaglia e Francesco Cerone, che fa della musica drum ‘n’ bass il suo cavallo di battaglia. Scuotendo a ritmi decisamente veloci il suo live provoca nell’ascoltatore una insana e frenetica voglia di ballare e di scatenarsi, intervallando momenti di pura elettronica ad altri dance, il tutto spietatamente miscelato con influenze e sonorità rock. Inoltre il live è arricchito dalla proiezione di video a ritmo di musica e di luci accuratamente montate ad hoc.
Come nasce l’idea di suonare in duo?
Ciao a tutti ragazzi, grazie per questa intervista! Innanzitutto ci presentiamo: siamo Francesco Cerone, batterista, e Tobia Ciaglia, bassista.
Suoniamo insieme da sette lunghi anni: prima in una band rock-progressive e, da questa esperienza che ci ha permesso di trovare il giusto feeling, abbiamo deciso di intraprendere questo nuovo progetto “ElektroWave Duo” puntando su quello che ci riusciva meglio, cioè suonare batteria e basso.
Da qui la necessità di trovare un genere di riferimento…quale più azzeccato se non la Drum&Bass (letteralmente batteria e basso).
Cosa vi ha ispirato?
Sicuramente è stato il coniugare la nostra idea di musica elettronica con una ritmica di ispirazione Drum&Bass e non solo.
Ci ispiriamo anche ad artisti come : Square Pusher, Nerve, Justice, Chemical Brothers ecc.
Ho visto che state registrando un disco: volete raccontarci qualcosa?
Certo. Tra pochi mesi uscirà il nostro primo disco, prodotto da Elastica Records nota etichetta di Firenze per il genere di riferimento.
Come tutte le prime storie raccoglie le tappe del nostro percorso di maturazione musicale ed artistico. Uscirà nella primavera del 2019.
Vi invitiamo a seguirci in questa storia.
Come vivete la scena musicale italiana?
Mmmm…diciamo che non ci riteniamo dei grandi “follower” della scena musicale italiana.
E in quale filone vi sentite di appartenere?
Sicuramente la musica elettronica, anche se non amiamo classificare la musica per “filoni” o generi.
Essendo un band che suona musica strumentale il gear sarà fondamentale per voi. Volete parlarci di qualche strano strumento che utilizzate?
Sicuramente c’è la componente “vintage” della musica, ovvero basso elettrico e batteria acustica. A questa abbiamo deciso di abbinarci anche i sintetizzatori analogici e l’utilizzo di diversi software. Il tutto gestito in Ableton Live.
Le prossime date e progetti per il futuro?
Attualmente vogliamo essere concentrati solamente sulla realizzazione del disco.
Una volta uscito partirà il tour.
Quali altre band del panorama italiano (e non) ci consigliereste?
Sicuramente ci sono interessantissime band nella scena musicale sia inglese che newyorkese. Ma non vogliamo fare pubblicità ai nostri “competitors”.