21/09/2021
    HomeAttualitàAddio a Stephen Hawking, l’astrofisico de La teoria del tutto

    Addio a Stephen Hawking, l’astrofisico de La teoria del tutto

    Siamo profondamente rattristati per la morte oggi del nostro padre adorato. È stato un grandissimo scienziato e un uomo straordinario. I suoi lavori vivranno ancora per molti anni dopo la sua scomparsa. Il suo coraggio e la sua perseveranza, insieme al suo essere brillante e al suo umorismo, hanno ispirato persone in tutto il mondo.

    Queste le parole con cui i tre figli dello scienziato, Lucy, Robert e Tim hanno voluto annunciare al mondo intero la scomparsa del padre, Stephen Hawking, avvenuta nelle prime ore della giornata di oggi  nella sua casa di Cambridge.

    Classe ’42, appassionato studioso delle origini dell’universo e dei buchi neri,  Hawking è stato, assieme ad Isaac Newton ed Albert Einstein, uno dei maggiori scienziati della modernità.

    Ma l’umanità piange oggi, oltre che una delle più brillanti menti a lei mai appartenute, anche un simbolo, un’icona della lotta contro le malattie neurodegenerative: a seguito di una sempre crescente difficoltà nell’utilizzare gli arti, l’astrofisico si era infatti dovuto sottoporre, a soli 21 anni, ad una serie di controlli medici, per poi risultare affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

    Dichiarava lo scienziato alla CNN nel 2010:

    Quando mi fu diagnosticata la SLA mi sono stati dati due anni di vita. Ora, 45 anni dopo, sto andando abbastanza bene.

    Un umorismo, quello che traspare da queste parole e che i figli hanno voluto ricordare nell’annuncio della scomparsa di Hawking, che, anche nei giorni più tristi della sua malattia, non ha mai smesso di accompagnare il fisico, permettendogli, tra le altre cose, di conseguire alcune tra le maggiori scoperte scientifiche dell’ultimo secolo.

    Inizialmente refrattario all’uso delle stampelle, aveva dovuto da ultimo prendere a spostarsi su una sedie a rotelle, fino a dover ricorrere alla ventilazione artificiale e ad un sofisticato sistema brevettato dalla Intel per comunicare col mondo esterno.

    Eddie Redmayne in una scena del film

    La sua storia clinica da un lato e la sua vicenda personale dall’altro non hanno mancato, infine, di interessare medici, intellettuali e artisti di tutto il mondo: se Nigel Leigh, professore di neurologia clinica del King’s College e attento studioso del caso Hawking, aveva definito la vicenda della sua malattia <<eccezionale>> per il suo atipico lento decorso, il regista James Marsh portava nel vicino 2014 nelle sale dei cinema di ogni paese il film-biografia La teoria del tutto, ispirato proprio alla storia dell’astrofisico e valso all’attore Eddie Redmayne, scelto per vestire i panni dello scienziato, il premio Oscar come miglior attore protagonista.

     

     

     

    Flavia Petitti




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